sabato 23 novembre 2013

Io, twitter e la Juve




“Ti ho trovata anche su twitter, ma cosa ci fai? Su twitter intendo…”
“Quello che fanno tutti, twitto, e a dire il vero mi diverto un sacco”.
Faccia perplessa del mio interlocutore.
“E di cosa twitti? Cucina, ricette, cose da mamme?”
“Beh, non solo, anche di calcio. Mi diverto da matti a commentare le partite…”
Non ho fatto in tempo a finire la frase che l’esponente microcefalo del genere maschile che era di fronte a me ha sgranato gli occhi.
“Di calcio?? Ci capisci?”
Sospiro lungo e profondo.
“Sì ci capisco. Come nelle ricette…q.b.
Quanto basta per distinguere un calcio d’angolo da una rimessa dal fondo, un’ammonizione da un’espulsione, un rigore da un fallo al limite dell’area. Quanto basta per insegnare a mio figlio il rispetto dell’avversario, a non esultare dopo aver segnato un goal come se avesse segnato all’ultimo secondo della finale di Champions League e a tifare in maniera corretta, niente insulti, niente offese, solo sano agonismo”.
Sì nel mio mondo convivono ballerine e calciatori. Convive il mito di Carla Fracci con quello di Michel Platini, quello di Margot Fonteyn con quello di Alessandro Del Piero.
Respiro il calcio da quando ero piccolissima, io e mia mamma seguivamo mio papà alle partite, la domenica sulle tribune, in stadi disseminati nella Pianura Padana.
E tifo.
Davanti alla TV, durante la partita, smessi i panni della Mary Poppins di tutti i giorni, vesto quelli della tifosa.
E su twitter commento le partite della Juve.
“Tifi juve? Ma tifi juve davvero? No, non posso seguire una che tifa Juve”.
Pazienza, defollowami pure, me ne farò una ragione.
In ogni caso…Forza Juve… sempre e comunque.

1 commento:

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    Thanks

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