martedì 26 novembre 2013

Questa è QUELLA notte




Questa è quella notte.
E’ la notte di 8 anni fa in cui è cambiata la mia vita.
E’ la notte in cui nevicava.
E’ la notte in cui hanno acceso le luminarie ed io ho fatto un giro in macchina per il centro per respirare un po’ di Natale.
E’ la notte in cui, dopo una giornata passata a fare gli scatoloni del trasloco, avremmo dovuto dormire nella casa nuova.
E’ la notte del “ci siamo, secondo me ci siamo” e dei “figurati manca ancora un mese”.
Ma una mamma lo sa.

sabato 23 novembre 2013

Io, twitter e la Juve




“Ti ho trovata anche su twitter, ma cosa ci fai? Su twitter intendo…”
“Quello che fanno tutti, twitto, e a dire il vero mi diverto un sacco”.
Faccia perplessa del mio interlocutore.
“E di cosa twitti? Cucina, ricette, cose da mamme?”
“Beh, non solo, anche di calcio. Mi diverto da matti a commentare le partite…”
Non ho fatto in tempo a finire la frase che l’esponente microcefalo del genere maschile che era di fronte a me ha sgranato gli occhi.
“Di calcio?? Ci capisci?”
Sospiro lungo e profondo.
“Sì ci capisco. Come nelle ricette…q.b.

giovedì 14 novembre 2013

Il compleanno dello scolaretto


Tutti gli anni, di questi tempi, subito dopo halloween e la nostra festa delle zucche, iniziavo a pensare alla festa di compleanno dello scolaretto.
Per 7 anni ho organizzato feste di ogni tipo, qui da noi, immolando la casa ad orde di bimbetti più o meno scalmanati e giurando ogni anno a me stessa che quella sarebbe stata l’ultima volta.
E invece l’anno dopo si è sempre replicato.
Giochi nuovi, gare nuove, premi per gli invitati, dolci, dolcetti, biscotti e salatini tutto diverso di anno in anno. E tutto cucinato dalla sottoscritta. Torta compresa.
Quest’anno no e un po’ mi manca.
Non che non abbia nulla da fare, anzi, ma mi manca l’organizzazione di una festa piena di sorprese per il mio ometto.
Lo scolaretto, invece, ha voluto una festa “da grandi” in un parco giochi con i gonfiabili.
Peggio del peggio.
Una festa “da grandi”?
A 8 anni mi chiede una festa da grandi?
“Dai mamma, in casa non posso chiamare tutte la classe”.
Eh, in effetti, sarebbero troppi…
“E poi mamma in casa si fanno feste solo con i maschi, gli altri anni abbiamo chiamato solo amici maschi”.

mercoledì 6 novembre 2013

L’influenza e le sue prospettive


Giusto la notte che precede la giornata più ingolfata dell’anno.
Giusto quando hai intorno a te il deserto dei Tartari, niente baby sitter, tate, amiche, nonni, parenti entro il quindicesimo grado che possano darti una mano.
Ore 4.00, minuto più, minuto meno: Principessa con 39 di febbre.
Realizzi che la mattina dopo non potrai andare al lavoro e dovrai forse imprecare in giapponese per riuscire a rinviare, delegare, spostare tutto ciò che avevi programmato.
Beh, grandissima invenzione cellulare, mail e pc portatile, si può lavorare da casa.
Anzi, no, si fa remote-working che fa più chic.
In realtà giri per casa con la febbricitante attaccata, incollata, spalmata addosso che non ti molla neppure per un secondo e nel frattempo cerchi di darti un tono professionale per rinviare quello che avresti dovuto fare.
“Amore due minuti e la mamma ha finito”.
E intanto finisce il Lago dei cigni.
“Amore lo guardi ancora? La mamma fra due minuti ha finito”.
E il Lago dei cigni finisce ancora.
“Tesoro due minuti…” e poi vedi quei due occhioni che ti implorano “dai la mamma finisce dopo”.
E si entra nel vortice…principesse, ballerine, collane, Lago dei cigni, smalto, Indovina chi, principesse, ballerine, collane, Lago dei cigni, smalto, Indovina chi…