mercoledì 3 settembre 2014

Vi racconto la mia estate DONNA


La mia estate è stata...beh...diciamo ciò che non è stata.
Non è stata come me la immaginavo.
Non è stata come me l'aspettavo.
Non è stata come la sognavo.
Se devo trovare un colore da associare a questa estate non può che essere il rosa.
La mia estate, infatti, è stata una estate DONNA, ma donna che più donna non si può.
E' stata un'amica che mi ha sorpresa.
Una bimba che mi ha lasciata senza parole.
Una nonna che è diventata un ricordo.
L'amica che incontri per caso, girovagando su internet e con la quale imbastisci rapporti virtuali che improvvisamente diventano reali.
Con un fugace aperitivo in una domenica mattina di inizio estate, la voglia di rivedersi, la cena nella mia città all'inizio di Luglio e l'appuntamento in Abruzzo ad agosto.
E le prime due mattine di vacanza  in spiaggia insieme e la cena con le famiglie e Paola, una womoms come noi, le risa, gli appuntamenti per la settimana, le chiacchiere e i progetti.
E poi una bimba che si fa male in piscina.
Il pronto soccorso.
E nell'attesa del nostro turno la sua telefonata.
"Ciao Ale ti richiamo dopo sono al pronto soccorso, Cecilia si è tagliata un ginocchio".
E mentre sei lì che aspetti giri la testa, guardi fuori dalla porta e la trovi lì, con Andrea e Mavi sul passeggino.
"Sono venuta a vedere se hai bisogno".
Un'amica che senza che le chiedessi nulla è corsa in mio aiuto e mi ha lasciata senza parole.
La mia estate è stata anche una bimba che ti sorprende per la forza e il carattere che ha dimostrato.
Dopo 2 giorni di vacanza si è ritrovata con 4 punti di sutura in un ginocchio.
Mentre gli altri facevano il bagno lei faceva braccialetti con gli elastici, attaccava stickers sui libricini, colorava e disegnava.



Mai una volta si è lamentata per il bagno mancato o per i giochi sulla sabbia a cui non ha potuto partecipare.
Non ha mai pianto una volta, non ha mai fatto un capriccio, non mai ha protestato per quello che non poteva fare.
Ha pianto, come è normale, quando le hanno dato i punti di sutura, quando le facevamo la medicazione...ha pianto come i suoi 4 anni le imponevano a fronte della paura.
Ma per tutto il resto ha dimostrato, come mai e poi mai avrei pensato, di essere una donna, una vera donna, la MIA donna.
E alla fine l'estate è stata anche una nonna che è diventata un ricordo.
E se lassù nonna c'è internet inizia ad usarlo anche tu, io Alessandra l'ho incontrata proprio lì.





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