lunedì 16 settembre 2013

Il perché di un nome bizzarro… “Siamo tutte Mary Poppins”.

Un po’ di tempo fa, su internet, girava una simpatica vignetta con la sagoma di Mary Poppins e a fianco una scritta “Attenta, se apro io la mia borsetta ti distruggo”.
Ed in effetti, se io e Mary Poppins rovesciassimo il contenuto delle nostre borse su un tavolo…ecco…non so chi delle due vincerebbe.
Da sempre le mie borse sono popolate da oggetti di vario genere che formano, tra di loro, un mondo a sé stante, mondo in ogni caso in costante evoluzione a seconda del mio personalissimo “status”.
La borsa, infatti, contiene oggetti diversi a seconda della “qualifica” che si riveste in un preciso momento e rispecchia, senza ombra di dubbio, proprio il nostro essere.
La borsa (anzi il suo contenuto) di una studentessa è di certo diverso da quello di una neo mamma.
Avevo trovato, alcuni mesi fa, un sito che aveva promosso un’iniziativa simpatica che aveva attirato la mia attenzione. Bisognava inviare la foto del contenuto della propria borsa. Così in quella della studentessa oltre ai classici portafogli-chiavi-occhiali da sole spiccavano un libro, un lucidalabbra, un pacchetto di sigarette, il cellulare e un astuccio con evidenziatori e penne. In quella di una neo-mamma, invece, un biberon, un pupazzetto, un pannolino per il cambio, delle salviette e un ciuccio nell’apposito contenitore.
E nella mia?
Beh…non sono più una studentessa, ma nemmeno una neomamma…diciamo che c’è una sintesi di entrambe e molto altro.
Una mia amica, per questo, mi ha sempre presa in giro.
“Ti manca qualcosa? Chiedi alla Fede, lei nella borsa ce l’ha di sicuro, lei è peggio di Mary Poppins”.
Lei esce con micro borsette nelle quali, piegato in 4 parti, ci sta al massimo un fazzolettino di carta di quelli formato mini.
Io ho borsette che, al contrario, pesano quintali e mi costringono a posture di certo ben diverse da quelle della Cindy Crawford di turno.
Buon sangue non mente…
In questo, non c’è ombra di dubbio, ho preso da mia madre, lei che seguendo mio padre che giocava a calcio, con me al seguito, stipava nella borsa generi di ogni sorta e che passando la sua borsa alla sua amica Luisa si è sentita dire “Oddio ma cosa hai qui dentro? Una gallina??”
Però a me non manca (quasi) mai niente di quello che mi serve, sia che debba fare qualche attività prettamente connessa al mio lavoro, sia che debba andare al parco con entrambi i miei figli.
Se poi si aggiunge un marito che, durante un viaggio che ci porta alla meta delle nostre vacanze, in autostrada mi guarda e mi sciolina un “Fede per caso nella borsa non hai un cacciavite che mi si stanno svitando le stanghette degli occhiali?” si capisce che nella mia borsa c’è davvero di tutto.
Per la cronaca…va bene avere di tutto, ma il cacciavite no, quello proprio non l’avevo!
Ho chiavi-portafoglio-occhiali (da vista), rossetto e matita per gli occhi, fazzoletti e salviette, agenda e penna, kit del pronto soccorso, cellulare, caramelle, medicine varie, caricabatterie e auricolare, giochini vari dei bambini, ma arnesi da Manny tuttofare proprio no.
Credo che la borsetta e il suo contenuto rispecchi molto noi stesse, come siamo e cosa facciamo, in fondo ci mettiamo tutto ciò che ci serve per “sopravvivere” fuori casa.
Niente di diverso da Mary Poppins.
Lei aveva l’occorrente per fare la tata a due bambini.
Ma questo e solo questo.
Noi abbiamo l’occorrente per fare anche tante altre cose. Le mamme, le mogli, le donne in carriera, quale che essa sia.
Sì, Mary Poppins aveva anche qualche potere magico, ma qualche potere magico ce lo abbiamo anche noi che ci trasformiamo in mamme, mogli, confidenti, amiche, amanti, lavoratrici, laviamo, stiriamo, prepariamo marmellate e conserve, facciamo i letti e passiamo l’aspirapolvere, così giusto per dirne qualcuna…
In fondo “siamo tutte Mary Poppins”, ognuna a modo suo.




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