giovedì 3 ottobre 2013

Colazioni, foto e sacchetti dei biscotti con la molletta

Da un po’ di tempo a questa parte sono affascinata dalle foto delle colazioni che girano sul web.
Tazze e tazzine del servizio bello della trisavola, tovagliette all’americana ricamate a punto intaglio, linde, stirate e inamidate, biscottini degni di una pasticceria, croissant appena sfornati, scodelline di limoges contenenti frutta tagliata a pezzetti, tovaglioli addirittura inseriti nel porta tovagliolo.
Nemmeno una briciola, una piccola macchiolina indelebile, un coltello sporco di marmellata o un cucchiaino di caffè.
Colazioni che, secondo i racconti della diretta interessata “durano non meno di 45 minuti”.
A casa mia suona tutt’altra musica.
La sveglia suona alle 6.30 e alle 7.40 siamo tutti e quattro sfamati, lavati, puliti e vestiti, già fuori casa.
Noi 45 minuti di colazione non possiamo permetterceli, a meno di alzatacce nel cuore della notte.
La nostra tavola non è imbandita con pasticcini e biscottini nelle ciotoline di porcellana, certo mangiamo anche noi i biscotti, a volte anche qualche fetta di pane e nutella e un frutto, ma il nostro servizio da colazione è molto più, per dirla nel linguaggio del settore, easy chic: tazzine per il caffè da tutti i giorni, quelle che si tengono nel credenzino della cucina e piattini super colorati di plastica Ikea.

Così sulla tavola multicolor svettano il barattolo della nutella, il sacchetto dei galletti chiuso da una molletta abbellita da un Babbo Natale fuori stagione, frutta, succhi e le due tazzine per il caffè.
Ecco, quelle sono l’unico vezzo della nostra colazione, sono sempre dello stesso servizio, vanno in coppia.
E alla fine della colazione briciole e bricioline prodotte da due bambini che, ancora mezzi assonnati, giocano, scherzano, ridono, a volte litigano e sì, sbriciolano.
Altro che tavole intonse e immacolate…
I miei figli non fanno colazione nei piattini di Richard Ginori, non mangiano biscotti e frutta contenute in scodelline di cristallo, non hanno tovaglioli racchiusi in fermagli d’argento e soprattutto non hanno 45 minuti per mangiare due biscotti e un succo di frutta.
Cresceranno con delle turbe? Sono una cattiva mamma perché non insegno a loro il valore del tempo? Perché non li educo a prendersi i loro tempi?
Sinceramente non lo so e poco mi interessa.
A loro insegno ad essere svelti, a ottimizzare il tempo, a dormire 5 minuti in più e a masticare la colazione magari un po’ più velocemente.
Non credo che mangiare nei piattini Ikea possa produrre danni irreversibili sul loro sviluppo.
Certo la tavola imbandita delle foto è molto più accattivante rispetto alla nostra, è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, ma alla mattina, prima delle 7, non ho tempo per dare soddisfazione anche agli occhi, a loro ci penseremo con la mise en place del pranzo e della cena, quelle, però, delle "feste comandate".

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Un pochino stiamo migliorando...ma siamo ancora lontanissimi dalle colazioni con cristalli e porcellane...e il sacchetto dei galletti ha sempre la molletta col Babbo Natale...mi dovrò decidere a sostituirla con qualcosa di più primaverile. Almeno quella...

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