sabato 23 agosto 2014

Odiate macchinette



Chi mi conosce lo sa.
Alessandro e il pallone sono DA SEMPRE una cosa sola.
Gioca a calcio, in casa, fuori, sul campo da calcio, in cortile, in spiaggia…e chi più ne ha ne metta.
Con qualsiasi cosa.
Palloni, grandi e piccoli, di plastica e di cuoio, con le arance di plastica della cucina di sua sorella, a volte palleggia anche con i suoi bambolotti e, naturalmente lei si arrabbia, ma lui non fa una piega e cerca qualcosa d’altro per continuare a palleggiare.
Siamo arrivati al mare giusto per le finali dei mondiali di calcio.
E nel nostro bagno avevano posizionato uno di quei distributori di palline con le sorprese.
La cosa non mi preoccupava più di tanto perché “noi ormai non siamo più attratti da quelle cose lì da bambini piccoli, no no, noi siamo grandi ormai”.
SBAGLIATO!
Errore di valutazione di entità indescrivibile.
Il distributore delle palline non conteneva solo regali di peppa pig, dei Pokemon o dei braccialetti da femmina…no…la cosa era stata studiata ad arte per farmi diventare matta…c’erano LE PALLINE DA CALCIO DEI MONDIALI.
Che ho speso una fortuna, è inutile che lo dica, è in re ipsa.
Ad occhio e croce l’equivalente di una settimana alle Hawaii.
Eh, ma poverino, cosa vuoi che sia una pallina…
Cosa vuoi che sia?
In una sola parola: la mia ROVINA.
Tornati a casa che fine hanno fatto quelle maledette palline?
Le ha collezionate? Le ha messe in esposizione sulla sua libreria? Le ha messe tutte insieme e le tiene come un trofeo della vacanza?
No!
Le usa.
Ci gioca.
A calcio, ovviamente.
In sala, ovviamente.
In mezzo a tutti gli altri giochi, suoi e di sua sorella.
Ogni tanto, quindi, senti rumori sinistri di rotture varie, ma niente paura in automatico scatta la sua rassicurazione e ti senti urlare “mamma tranquilla non è successo niente!”.
Poi senti un pianto inconsolabile che rimbomba per tutta la casa.
Lei rossa come un peperone, le lacrime che scendono senza controllo e per terra a turno la casa dei My little pony, le Winx alle quali non si sa come si è staccata la coda da sirena, le perline dei braccialetti sparse per terra o pentolini vari sparpagliati di qua e di là.
Guarda caso mai sui suoi giochi.
Guarda caso le palline vanno sempre sui giochi di sua sorella, mai sul Furby o sul nintendo.
Mi viene il dubbio che, con tutti i soldi che ho speso, quelle palline contengano un microchip che le dirotta verso i giocattoli delle sorelle poco partecipi alle partite di calcio.

Chissà…

3 commenti:

  1. Ciao,
    bel post, l'ho messo nella mia Top of the Post del blog MAM
    http://mammaaiutamamma2014.blogspot.it/2014/08/top-of-post-25-agosto-2014.html
    :-)

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    1. In ritardo...grazie di cuore della bellissima sorpresa!!

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