venerdì 17 gennaio 2014

Torta dispettosa



Oggi vi parlo della seconda ricetta con cui partecipo al contest di La Cucina Italiana "le arance della salute".
E' una ricetta con un nome particolare perché è la sua storia ad essere molto particolare.
Questa è una torta della quale ho sentito parlare a lungo nei racconti di mia nonna.
La domenica pomeriggio si ritrovava con le amiche a giocare a canasta o a burraco, e in quei pomeriggi di chiacchiere davanti ad una tazza di tè, rigorosamente servito in tazze di porcellana che profumano di altri tempi, assaggiava torte di ogni tipo.
E da questa torta lei è rimasta talmente colpita che non faceva altro che decantarne le qualità.
E' buona, è soffice, è gustosa.
Veniva addirittura presa come paragone per le altre torte, tanto che il ritornello frequente era ormai il più scontato "sì è buona, ma quella alle arance...non c'è paragone!"
Logica avrebbe voluto che, chiesta la ricetta all'amica, la torta venisse cucinata anche a casa nostra.
In realtà, il foglietto sul quale era stata scritta la ricetta non aveva fatto i conti con la scatola nera di mia nonna.
Lei non ha un quaderno di ricette, ha una scatola rotonda di legno nero, abbellita da alcuni fiori intagliati e colorati di rosa, di azzurro e di verde, nella quale sono custoditi i foglietti di ricette accumulate in 63 anni di matrimonio.
Una volta inserito il foglietto della ricetta della torta di arance insieme agli altri, è magicamente sparito per ben 3 volte, chissà forse mangiato proprio dalla scatola o magari fatto a pezzetti dagli altri foglietti invidiosi di cotantà bontà racchiusa in quelle poche righe.
Al quarto tentativo il foglietto è stato dato direttamente a me, senza passare per la cucina di mia nonna, ed io l'ho prontamente ricopiato sul mio quaderno di ricette.
E finalmente anch'io ho potuto assaggiare la famosa torta di arance.
Ma la torta deve il nome di "torta dispettosa" anche al fatto che, una volta trascritta la formula magica della ricetta, ho avuto più di qualche problema con la cottura, o veniva troppo asciutta o, al contrario, troppo morbida e solo dopo vari tentativi sono riuscita ad ottenere la giusta cottura.

Ingredienti:

1 litro di acqua
400 g di zucchero (200 g per lo sciroppo e 200 g per l'impasto)
2 arance non trattate
150 g di farina di mandorle
100 g farina 00
6 uova
1 cucchiaino di lievito

Preparazione:

Lavate accuratamente le arance, mettetele a bollire nell'acqua alla quale avrete aggiunto 200 g di zucchero e fate bollire a fuoco basso per almeno 2 ore, girando ogni tanto le arance.
Una volta ottenuto uno sciroppo, spegnete e lasciate raffreddare.
Scolate le arance dallo sciroppo e frullatele.
Sbattete le uova con i 200 g di zucchero rimasti, aggiungete le arance frullate, la farina, la farina di mandorle ed il lievito.
Amalgamate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Imburrate uno stampo per torte e versate il composto.
Infornate e cuocete a 180° per 30 minuti e continuate poi la cottura a 150° per altri 15-20 minuti.
Se la torta si è scurita eccessivamente copritela con un foglio di carta da forno.
Controllate di tanto in tanto come procede la cottura e regolate la temperatura in base alle caratteristiche specifiche del vostro forno.

Variante: da provare anche la versione in cui si sostituisce alla farina 00 lo stesso quantitativo di farina di mandorle.

2 commenti:

  1. Ciao! Ti conosco grazie all'iniziativa di "Kreattiva", d'ora in poi ti seguirò!
    Questa torta sembra molto buona e genuina, fa benire l'acquolina in bocca!

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    1. Buona è buona...garantisco! Controlla la cottura in base al tuo forno. Il mio mi ha dato qualche problema. Poi fammi sapere se ti è piaciuta. A presto. Federica

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